Associazione Cilentana di Medicina Omeopatica Hahnemanniana

XI° Festival dell’Omeopatia Unicista

Napoli, 18 e 19 ottobre 2024

L’ANIMALE FRA CIELO E TERRA

Quasi tutti gli animali domestici e di utilità, nonché gli animali totemici, cioè quegli animali che erano oggetti di culto per i nostri predecessori e anche oggi lo sono in certe comunità, sono stati posti in Cielo con il disegno delle stelle. Le costellazioni della Sfera Celeste codificate nel 1928 dall’Unione Astronomica Internazionale sono 88 di cui 45 rappresentano animali fra mito e realtà. Fra le 12 costellazioni dello Zodiaco, gli animali rappresentati sono ben 7 se si esclude il Sagittario per metà uomo.

L’Animale dunque è stato posto in Cielo, elevato alle Sfere Celesti. Perché? E da dove viene? È arrivato prima l’Animale o l’Uomo?

La realtà spirituale

Per rispondere ai succitati quesiti, dobbiamo addentrarci in un percorso abbastanza inconsueto, cioè occorre affrontare l’argomento tenendo in considerazione anche il punto di vista spirituale e credo che l’occasione di questo convegno dedicato all’Etica in Medicina sia quella giusta per sostenere finalmente anche questo aspetto, secondo la concezione goethiana del mondo, il percorso da un mondo sensibile, percepibile con i 5 sensi fisici, a un mondo spirituale, immateriale ma altrettanto fondamentale: “Modelliamo un vaso da una massa d’argilla; è lo spazio vuoto nel vaso che lo rende utile…Così, mentre ciò che è materiale dà dei vantaggi, esso ci è utile grazie all’immateriale.” [Lao Tsé]

Citando Rudolf Steiner: “… coloro il cui bisogno di causalità è pago quando riesce a ricondurre i processi naturali a una meccanica degli atomi, non possiedono l’organo per comprendere Goethe.”

Credo però che questo “organo” di comprensione un omeopata lo dovrebbe avere. Lo stesso Hahnemann vide nel corpo non solo un insieme di strutture materiali, ma lo spirito vivificato, incarnato ed adattato all’autentico Uomo Vivente. La connessione tra l’essere immateriale, spirituale, immortale ed il corpo viene realizzata attraverso il Principio Vitale che egli chiamò Dynamis. Tradotta nel linguaggio alchemico la Dynamis è il Mercur fra il Sulphur (Spirito) e Sal (Corpo Fisico).

L’ammissione di Max Plank

Come in altre occasioni, Hahnemann anticipa di circa un secolo quello che Plank avrebbe scritto poco prima di morire: “Avendo consacrato tutta la mia vita alla Scienza più razionale possibile, lo studio della materia, posso dirvi almeno questo a proposito delle mie ricerche sull’atomo: la materia come tale non esiste! Tutta la materia non esiste che in virtù di una forza che fa vibrare le particelle e mantiene questo minuscolo sistema solare dell’atomo. Possiamo supporre, al di sotto di questa forza, l’esistenza di uno Spirito Intelligente e cosciente. Questo Spirito è la ragione di ogni materia.”

Nel 1945 viene attribuito a Plank il Premio Goethe e così possiamo dire che si chiude il cerchio dei collegamenti al Mondo dello Spirito fra Goethe, Steiner, Hahnemann e Plank.

Sostanza e Corpi Sottili

Se non si considera ogni manifestazione del creato come “sostanza”, cioè come “essenza” propria e permanente di ogni cosa, ciò che non tocchiamo e non vediamo nemmeno con il più avanzato apparecchio di indagine ma che esiste; se non prendiamo atto che la Vita è soprattutto frutto di questa “sostanza”, come Hahnemann ha ben fatto intendere e come Kent ancora meglio ha spiegato nell’VIIIa Lezione della sua Filosofia Omeopatica; se infine, oltre al mondo della Materia non consideriamo anche il mondo dello Spirito, ci sfuggirà un aspetto fondamentale ed indispensabile della Vita.

Nel mondo della Materia si manifesta l’Esistenza con le sue “misure” limitanti (il tempo dell’orologio e del calendario, lo spazio dei metri lineari, al quadrato, al cubo, il peso dei grammi, ecc.), con la nascita e morte. Nel mondo dello Spirito ha sede la Vita dei Corpi Sottili, eterna, illimitata, che rende possibile l’Esistenza degli Esseri Viventi in questa dimensione terrestre ed in quella dello Spirito, in un continuo processo di nascita e morte e di morte e nuova nascita.

In tempi antichissimi questa coscienza era fortemente presente negli uomini di allora, prima che l’irretimento della Materia la smontasse a poco a poco, facendo perdere all’Umanità il collegamento con il Cielo. Solo una parte di questa Umanità è rimasta collegata ed è quel flusso di generazioni in viaggio dalla sophia di molti Illuminati ed Iniziati, fra i quali cito solo i più “vicini” a noi come Swedenborg, Goethe, Hahnemann, Hering, Kent, Steiner, e dirette verso l’Evoluzione Illuminata.

Possiamo ora riprendere la questione: da dove viene l’Animale? È arrivato prima l’Animale o l’Uomo?

L’Evoluzione secondo Darwin

Più o meno siamo tutti informati della Teoria di Darwin sull’Evoluzione che, in buona sintesi, sostiene che le specie si evolvono nel tempo attraverso un processo di selezione naturale, in cui gli individui con tratti vantaggiosi hanno maggiori probabilità di sopravvivere e riprodursi, contribuendo così alla trasmissione di tali tratti alle generazioni successive. Questo processo di adattamento all’ambiente porta a cambiamenti graduali nella diversità biologica e alla discendenza comune di tutte le forme di vita sulla Terra.

La selezione naturale è l’elemento chiave di questa teoria: Darwin sosteneva che le specie con caratteristiche migliori adattate all’ambiente circostante hanno maggiori probabilità di sopravvivere e di lasciare discendenza. Nel corso del tempo, questo processo di selezione conduce a cambiamenti evolutivi nelle popolazioni, dando origine a nuove specie.

L’Uomo è l’ultimo, il più complesso Essere dell’Evoluzione secondo Darwin, il risultato di una selezione della specie avvenuta nel corso del tempo. Molte altre considerazioni sarebbero da fare, come per esempio quale forza o potere ordinatore ha istruito la mappatura genetica e le sue variazioni per l’adattamento all’ambiente, che già sottende un qualcosa al di là della materia, ma in questa sede dobbiamo accontentarci di una panoramica generale.

L’Evoluzione secondo la Creazione

Considerando l’Evoluzione dal punto di vista della Creazione, quindi del mondo dello Spirito, l’Uomo, arriva prima di tutti gli altri Esseri. Ogni sua fase evolutiva corrisponde alle fasi evolutive della Terra, che per ora sono quattro, corrispondenti alla comparsa dei Quattro Elementi (fig.1), e che secondo La Scienza dello Spirito (Antroposofia) sono l’Antico Saturno o Terra Saturno, l’Antico Sole o Terra Sole, l’Antica Luna o Terra Luna e l’attuale Terra.

In questo processo evolutivo, l’Uomo ha lasciato dietro di sé le parti sostanziali più “basse” che gli avrebbero impedito di evolvere fino alla fase Terra. Queste parti hanno seguito un’evoluzione parallela a quella umana, ma “ritardata” e sono oggi incarnate nei Regni naturali, ognuno dei quali rappresenta quindi un vero e proprio sacrificio in favore dell’evoluzione dell’Uomo.

L’Uomo è il primo nella creazione, essendo presente nella prima fase della Terra (Antico Saturno) come essere fisico non materiale (tuttora presente e conosciuto nelle varie Tradizioni come Corpo di Luce o Corpo Glorioso o Corpo Incorruttibile), e si è manifestato materialmente per ultimo, dopo gli animali fino ai primati.

Il confronto

Dal punto di vista materialistico darwiniano vediamo dunque discendere l’Uomo dalla natura inorganica, dai primi esseri unicellulari, dagli anfibi, ecc., fino alla scimmia, mentre secondo il punto di vista della creazione spirituale è la scimmia a discendere dall’Uomo, poiché è stata lasciata indietro affinché egli potesse evolvere.

In concomitanza di ognuno dei sacrifici dei Regni, l’Uomo ha acquisito anche un corpo sottile: il corpo Fisico Non Materiale con il sacrificio del Regno Minerale, il corpo Eterico con quello del Regno Vegetale e il corpo Animico con il Regno Animale.

Sulla Terra la materia ha completato il riempimento, per così dire, di tutti i Regni (nella Tradizione Cristiana questo processo rappresenta la conseguenza della Caduta) e l’Uomo ha ricevuto l’IO, la facoltà di espressione della personalità, l’Ego, e dell’individualità, il Sé. In pratica la possibilità di conquistare la Libertà nell’Amore.

Possiamo constatare che le due scienze, la darwiniana e la spirituale, corrispondono esattamente nel percorso evolutivo dei Regni e dell’Uomo, ma la prima ne coglie solo la manifestazione visibile, ignorando i processi invisibili che ne stanno a fondamento, l’eterico, l’animico e l’IO.

La futura evoluzione

Una cosa mi sembra assolutamente certa: nell’evoluzione darwiniana non è contemplato il futuro e ciò è logico in quanto, essendo un processo che tiene conto solo dell’aspetto materiale, nella materia dovrebbe continuare, ma così risulta chiaro che non si può andare oltre all’Uomo, anzi, è ancora più chiaro che ci stiamo avviando all’uomo-macchina che sarà anche la conclusione della Teoria di Darwin.

Dal punto di vista spirituale, però, nelle future evoluzioni della Terra, l’Uomo, raggiunto il suo grado di autocoscienza, avrà il compito di “risalire” in senso, per così dire, inverso alla “caduta” e riassorbire gli Animali, di cui aveva trattenuto, potremmo quasi dire “rubato”, la parola lasciando loro solo il verso; riassorbire le Piante a cui aveva rubato la luce e i Minerali a cui aveva rubato il calore.

In questo lunghissimo processo di risalita, il minerale sarà vivificato etericamente, il vegetale sarà coltivato così che l’Uomo dal rapporto con esso creerà la propria “cultura” e l’animale sarà allevato secondo i dettami etici e quindi “innalzato a Dio” (al significa “Dio” e levare significa “innalzare”)… e molti altri argomenti si potrebbero sviluppare in questa visione del mondo spirituale, la cui realtà è data da millenni di Tradizione, dalle vite di centinaia di Iniziati e Illuminati, da Personalità che hanno cambiato il corso della Storia come Ermete Trimegisto, Mosè, Zarathustra, Lao Tsé, Maometto, Confucio, Pitagora, Buddha, Platone, Aristotele, Gesù, Tommaso d’Aquino, Christian Rosenkreutz…

Conclusione

Ritornando ai pensieri iniziali, dell’Animale posto in Cielo, elevato alle Sfere Celesti, vediamo come ciò sia coerente con quanto esposto sull’Evoluzione futura. Evidentemente, come abbiamo già osservato, l’Uomo di allora, che aveva ancora una chiaroveggenza prima dell’atrofizzazione della ghiandola pineale, era in qualche modo cosciente della sacralità dell’Animale e della sua funzione sulla Terra: rappresentare cioè l’ultimo grande sacrificio che gli ha dato la possibilità di arrivare all’apice della piramide evolutiva.

Infine, voglio esprimere di cuore la mia gratitudine per l’organizzazione di questo convegno e all’amico Antonio Vitiello che ha consentito di poter finalmente aprire una riflessione oltre la materia come anche Hahnemann si era prefisso con la sua ultima grande ideazione della Scala Cinquantamillesimale: avere delle potenze “quasi spirituali”.

Noi, che siamo stati così bravi a fare dell’Omeopatia, della vera Omeopatia Hahnemanniana, la nostra scienza medica, come potremmo metterla in pratica se lo Spirito non fosse una realtà?

Bibliografia

  1. Brancalion A. – Scala LM e Prognosi nella pratica dell’Omeopatia – 2a, HMS, Como, 2010.
  2. Colombo C. – L’Evoluzione in Settenari in Omeopatia Hahnemanniana – Ed. Mediterranee, Roma, 2011.
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  8. Nastati E. – Le Forze di Vita e di Morte che tessono nella Natura – Associazione Arca della Vita, Ariano Polesine (RO), 2024.
  9. Nastati E. – Le 5 Alleanze tra l’Uomo e il Mondo Spirituale per l’Evoluzione dei Regni della Terra – 2021.
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  12. Steiner R. – Linee Fondamentali di una Gnoseologia della Concezione Goethiana del Mondo – Editrice Antroposofica, Milano, 2021.
  13. Steiner R. – La Scienza Occulta nelle sue Linee Generali – Editrice Antroposofica, Milano, 2015.