Tutto nasce da qui, la piccola Maggie in braccio all’allora giovanissimo Claudio. Ringrazio gli Amici Gilda, Paolo e Claudio che, con la loro misericordia, hanno reso possibile questa storia di cani e d’Amore

Ho chiesto a Gilda di inviarmi alcuni pensieri sui suoi lupi e con mia sorpresa e piacere è arrivata tutta la storia!

Il racconto di Gilda

Apro il mio racconto con profonda gratitudine per l’Omeopatia e il Dr. Andrea, che ha seguito con professionalità e amore i nostri quattro “lupi” (Maggie, Priamo, Paco e Axel) supportandoci in un percorso che, sapevamo, si sarebbe concluso con la loro dipartita.

Maggie

Conosco Andrea da molti anni e con il suo consiglio è stata scelta Maggie, uno splendido cucciolo femmina di 3 mesi nata nell’ottobre del 2004, esemplare sotto tutti gli aspetti. È stata la nostra prima esperienza con un Pastore Tedesco e così ci siamo resi conto che eravamo in grado di comunicare con quella razza, con l’addestramento e tutta una serie di esperienze vissute che ci ha entusiasmato.

Quando Maggie aveva 10 anni, abbiamo adottato presso l’ENPA un pastore maschio di 9 anni proveniente da un allevamento lager. La decisione di prendere e salvare un cane anziano era anche dovuta al fatto che non volevamo stressare con un cucciolo la nostra Maggie, vista la sua età, e la consapevolezza che nessuno avrebbe voluto un cane che non aveva mai socializzato per la sua triste situazione, senza denti poiché dalla fame mangiava i sassi, con una lussazione all’anca e pieno di piaghe.

Priamo

Appena arrivato Priamo, questo il suo nome, lo abbiamo fatto visitare da Andrea che mi ha dato subito l’impressione di aver già capito cosa fare dopo averlo osservato a lungo e analizzato i suoi atteggiamenti. Cercava le vie di fuga o si posizionava lontano dalle persone, oltre ad avere un’andatura dolente. Abbiamo iniziato la cura prescritta.

A circa un mese dall’inizio della terapia omeopatica mi sono presentata con un altro cane! Priamo era totalmente cambiato: piaghe guarite, andatura sicura e soprattutto fiducioso nelle persone dalle quali, prima, aveva ricevuto solo bastonate.

Il primo incontro col Destino

Un anno e mezzo dopo l’arrivo di Priamo, Maggie si è ammalata. Aveva un nodulo al collo che tendeva a ingrandirsi.  La diagnosi non lasciava speranza: linfoma con pochi mesi di prognosi. Faticava a mangiare, aveva perso il classico colore del mantello e varie altre difficoltà. La chemioterapia avrebbe allungato forse di poco la sua vita, ma gli effetti collaterali sarebbero stati devastanti. Inoltre Andrea, con veritiera chiarezza, ci ha illustrato quello che sarebbe stato il decorso della malattia e la possibilità di un accompagnamento dignitoso con l’Omeopatia fino all’esito, ma solo dopo averci istruito sullo spirito da mantenere e aver verificato la nostra posizione in proposito.

Con sorpresa c’è stato il miglioramento, il mantello aveva di nuovo assunto il suo colore e Maggie mangiava! Ci sono stati alti e bassi ma non ha mai sofferto, per come si può drammaticamente intendere questo stato; d’altra parte, come Andrea mi aveva detto un giorno, “ognuno deve portare la sua croce ed i cani non fanno eccezione”. Siamo riusciti a farla vivere bene per otto mesi. Poi, come già sapevamo, è arrivato il momento che non poteva essere più aiutata a vivere ma solo accompagnata serenamente nella dipartita. Maggie ci ha lasciato a dicembre 2015 e da quel momento il pensiero era aiutare Priamo a non soffrire per la perdita della sua compagna alla quale era molto legato.

Axel

Nel dicembre 2016 ho ricevuto una telefonata dall’ENPA (l’ente per la Protezione degli animali). Loro sapevano che eravamo alla ricerca di altro “lupo” e ci hanno parlato di Axel, femmina di tre anni, lasciata in un box di 6 mq, abbandonata nei suoi escrementi, senza cibo e acqua, sopravvissuta grazie ai vicini che buttavano ogni tanto qualcosa di commestibile nel recinto. Eseguito doverosamente il sequestro, l’abbiamo adottata. Priamo felice e lei di più.

Stesso approccio con visita, studio e supporto omeopatico. Tutto bene con i cani che si erano affezionati a vicenda e riempivano la casa di felicità. A 11 anni Priamo ha cominciato ad avere problemi: come per molti cani anziani i reni non funzionavano più bene. Siamo riusciti, con le dovute cure somministrate da Andrea, a farlo arrivare fino a 12 anni e poi, con serenità, ci ha lasciato.

Paco

Axel era rimasta sola e Claudio, mio figlio, aveva saputo che un altro pastore tedesco di 10 anni veniva portato in canile perché la coppia proprietaria si stava separando. Ormai eravamo molto determinati nella nostra parte di “salvatori” e Paco è arrivato in famiglia. Come sempre, Andrea ancora di salvezza! Il cane aveva le zampe anteriori ferite da morsi. In canile mi avevano detto che si mordeva dallo stress e che era aggressivo con altri cani. Forse l’aggressività proveniva dallo stress, perché in famiglia e in passeggiata non si è mai dimostrato aggressivo. Un cane che vive in casa per 10 anni e poi viene scaricato in canile soffre immensamente ma, di fatto, con noi Paco è sempre stato molto tranquillo.

Seconda diagnosi nefasta

Si procurava dei morsi strani e Andrea ha detto sin da subito che secondo lui doveva essere un problema interno. Infatti dopo poco ha prodotto una emorragia causata da un emangiosarcoma splenico, una forma di cancro che non lascia scampo per la sua forte tendenza a metastatizzare; insomma, pochissimo da vivere. E’ stata eseguita la splenecctomia e poi nuovamente i rimedi dati da Andrea hanno funzionato e lo hanno aiutato ad arrivare alla fine con serenità: a novembre 2020 ha attraversato il ponte dell’arcobaleno.

Epilogo

Per ultimo, a maggio 2020, Axel ha accusato una sindrome vestibolare idiopatica “del cane anziano”: testa storta, priva di equilibrio con impossibilità a camminare e nausea importante per cui non mangiava e non beveva. Come ormai di consuetudine, lo “zio”  Andrea l’ha visitata in casa e proceduto con i suoi rimedi “miracolosi”: per due meravigliosi anni ci ha aiutato a superare ottimamente, con cure adeguate al momento, tutti i passaggi di questa sindrome, moltissime volte con riscontri di molto superiori alle aspettative. Il 17 agosto 2022, senza nessuna avvisaglia, Axel ci ha lasciati. Senza soffrire, felice fino all’ultimo respiro!

Oggi

Oggi non ci sono cani nella nostra casa, per ora, ancora troppo vicina la dipartita di Axel. Abbiamo vissuto momenti indimenticabili con i nostri lupi grazie anche ai dettagli delle mie osservazioni “pretesi” da Andrea e alle sue precise istruzioni (che all’inizio della storia sembravano esagerate finché non ne abbiamo compreso l’importanza fondamentale), seguite scrupolosamente.

Tutta la mia famiglia ha amato questi 4 animali in modo intenso. Maggie: intelligente, ubbidiente, territoriale, ma tanto affettuosa ed espansiva. Priamo: campione di sopravvivenza, equilibratore nel branco, dotato di molta astuzia, dolcissimo nel ringraziarci per il cibo ricevuto quotidianamente. Paco: vivacissimo, buffo e sempre pronto a voler essere coccolato. Axel: il cane che tutti i padroni vorrebbero!  Andava d’accordo con tutti, con i suoi simili, con i gatti, i bambini e tutto il genere umano. In giardino, se vedeva un merlo caduto dal nido, faceva la guardia finché non tornava la merla; era un modo per proteggerlo dai gatti. Estremamente coccolona, sempre attenta ad ogni nostro movimento per capire se fosse coinvolta pure lei. Bastava uno sguardo che si faceva intendere! La felicità assoluta in un cane.

“Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso”, per dirla alla Vasco, e tutti ci hanno lasciato in dono ricordi che rimarranno per sempre e per i quali siamo colmi di gratitudine… e non abbiate paura ad adottare cani anziani, perché sapranno solo donarvi Amore. Non è quanto tempo stanno con noi che conta, sono i momenti di vero Amore che segnano la nostra esistenza.

Conclusione

A questo punto, pensavo di entrare più nei dettagli delle terapie attuate ma, rileggendo questa “saga”, mi sono detto che la tecnica avrebbe solo svilito questa bella storia di una famiglia e dei suoi 4 cani, di cui 3 salvati letteralmente dall’inferno.