Girano voci contrastanti a proposito di BARF, ma siamo al solito: spesso parla e giudica chi non ha alcuna esperienza e non ha mai sperimentato ciò a cui si riferisce.

Non starò qui a specificare le regole di questo regime alimentare, spiegato molto bene dal Collega Enio Marelli in questi due manualetti, facili facili, ma credo che chiunque pensi di far seguire il proprio beniamino da un Veterinario Omeopata proprio perché applica una medicina “naturale”, debba quanto meno informarsi sulla possibilità di alimentare il proprio animale con una dieta altrettanto “naturale”.

Non starò nemmeno a disquisire sull’opportunità o meno di alimentare i nostri pets con cibo industriale, argomento comunque affrontato già dal 2015 dalla giornalista  Milena Gabanelli nel suo Report Troppa trippa. L’obbiettivo è solo quello di richiamare l’attenzione su una dieta rispettosa della natura di cani e gatti e, come afferma l’amico Enio, “comunicare ai miei clienti e a chiunque abbia scelto la compagnia di un beniamino a 4 zampe, il profondo cambiamento psico-fisico dei soggetti che ritornano ad alimentarsi secondo la loro natura di carnivori”.

Ovviamente non si deve improvvisare e perciò consiglio la lettura di questi libri e di consultare il proprio OmeoVet. Inoltre aggiungo una riflessione: se pensate che il momento del cibo per il vostro cane o gatto sia per voi un atto meccanico, per non dire una necessità di cui fareste volentieri a meno e che vi interrompe o vi distrae in qualche modo, la BARF non fa per voi; se invece pensate che il vostro pet possa apprezzare l’attenzione che ponete nel preparargli la ciotola e nel dedicargli il tempo necessario (riempito di odori, aromi e rumori in grado di “entusiasmarlo”), allora siete pronti per iniziare e certamente a dare un grande contributo alla salute del vostro animale.